26.1.07

Non stiamo esagerando un po'?


Tratto dal sito del Comune di Rivoli

"Venerdì 26 gennaio
Tutti i bambini e i ragazzi delle scuole di Rivoli sono invitati a recarsi a scuola con appuntato uno dei simboli dello sterminio operato nei campi di concentramento nazisti (stella di Davide, triangolo nero, rosso...). In allegato la lettera del sindaco Guido Tallone che spiega ai genitori il senso dell’iniziativa..."

Ora, niente in contrario con la memoria, bisognerebbe ricordare tutte le ingiustizie,tutti i genocidi, tutte le stragi, tutti i morti per un ideale, per la pace, per la propria terra, per la libertà.
Ma...Perchè utilizzare noi docenti come tramite con le famiglie per un'iniziativa del Comune così forte come quella di far venire a scuola i bambini con l'adesivo della stella di David o il triangolo colorato di zingari, gay, prigionieri politici?
Perchè noi abbiamo dovuto consegnare lettera e adesivi? Perchè non è stato chiesto il nostro parere?
Abbiamo già tanti problemi, tra dibattiti su presepi e alberi di Natale, crocefissi e simbologie varie,e sui muri delle nostre aule ognuno vorrebbe appiccicare qualcosa di "significativo". Il nostro ruolo di insegnanti di scuola pubblica ci porta al massimo rispetto delle idee di tutte le famiglie dei nostri allievi, e davvero le idee sono tante e diverse!
Perchè chi si assume la responsabilità di certe iniziative creative non porta fino in fondo la sua azione inviando personalmente (intendo il Comune) gli adesivi e la lettera alle famiglie? Perchè devo rischiare io come docente di trovarmi un genitore inviperito (termine gentile se per un attimo mi concentro su certi genitori) per un'azione "troppo di sinistra", "troppo di destra", "troppo da una parte?"
Per ricordare i morti delle foibe cosa dovremo consegnare e far indossare ai nostri allievi? E per gli innocenti Armeni sterminati? E per i morti nell'ex Yugoslavia?
Sono molto arrabbiata, anni fa ci è stato impedito di affiggere la bandiera della Pace fuori dalle nostre scuole (DELLA PACE!!!!) ed ora tutti ad appiccicarsi adesivi, a 6-7 anni, senza davvero aver capito il dramma che si nasconde dietro ad una stellina gialla o ad un triangolino rosa...
Mi chiedo perchè non si è proposta la cosa ai cittadini adulti di Rivoli: tutti con il simbolo della stella o del triangolo, adulti che consapevolmente portano un simbolo per dimostrare che la memoria è viva. Il sindaco nella lettera fa riferimento alla dimostrazione non violenta dei cittadini danesi nel 1940: cittadini adulti, che hanno rischiato la loro incolumità per difendere altri cittadini. Noi invece proponiamo la versione soft, gli adulti non si espongono, per i bambini è quasi un gioco...

Vi invito a visitare le pagine immagini di Google (le immagini colpiscono prima lo stomaco ed il cuore) alla voce "genocidio", non ci bastano i giorni di vita per ricordare quelli di morte.

Nelle scuole si parla, si discute, si ricorda: educazione storica, civica, al comportamento consapevole. Non c'è bisogno di effetti speciali, c'è bisogno di parole e azioni di pace.

...Avevamo solo una famiglia di zingari qui a Rivoli, era un esperimento di inserimento in alloggio, i bambini venivano nella nostra scuola, noi maestre li abbiamo amati, rispettati ed aiutati. Sono bastate un po' di firme e via, sbattuti in mezzo alla strada, senza più possibilità di tornare in un campo nomadi, senza più possibilità di frequentare la scuola, senza più un futuro decente.
Perchè adesso i loro compagni dovrebbero indossare un triangolino marrone in memoria di bimbi zingari morti tanti anni fa quando hanno visto i "grandi" non fare nulla per i loro compagni solo pochi mesi orsono? Io voglio che i miei allievi crescano con una memoria ed un senso della giustizia forti, chiedo un po' di coerenza e di rispetto per i piccoli.

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