21.5.08

Lo sapevo...

Da notizia Ansa 2008-05-21 16:58

IN AUMENTO I DISAGI MENTALI TRA I DOCENTI
ROMA - Non solo bullismo, non solo ragazzi difficili. A scuola il malessere si respira anche tra il corpo docenti, che rischia in doppia misura, rispetto agli altri dipendenti pubblici, di venir sopraffatto da patologie psichiatriche. L'associazione nazionale presidi (Anp) lancia dunque l'allarme e chiama a raccolta i dirigenti scolastici: anche su di loro bisogna puntare per placare un fenomeno in continuo aumento, del quale neanche i medici sono consapevoli.

Da un'indagine presentata a Roma, emerge che meno dell'1% dei dirigenti scolastici sa gestire il disagio mentale professionale (Dmp) che colpisce i prof. "L'insegnante viene più facilmente sanzionato o trasferito - ha affermato Vincenzo Lodolo D'Oria, della fondazione Iard, che ha curato l'indagine - ma questa non è una soluzione. Il docente dovrebbe essere curato dalla commissione medica di verifica Provinciale".

Uno studio pubblicato su "Medicina del Lavoro" nel 2004 faceva notare come su 774 richieste di inabilità al lavoro presentate da insegnanti, il 49,8% derivasse da una patologia psichiatrica (nel caso degli impiegati si scendeva al 37% e nel caso degli operai del 17%). Oggi, questa percentuale sarebbe aumentata fino al 70%.

Ciononostante, rileva la ricerca Anp-Iard condotta su un campione di più di 1.400 presidi, la gran parte dei dirigenti scolastici si limita a riconoscere il "malessere" (il cosiddetto "burnout") dell'insegnante, senza pensare che questo potrebbe evolversi in una patologia psichiatrica. Inoltre i dirigenti che non hanno mai affrontato in prima persona casi di Dmp tendono a sottovalutare i rischi di incolumità dell'utenza derivanti da questa situazione: il 60,8% pensa che il Dmp possa portare solamente a disservizi. Allo stesso tempo però il 96,8% ritiene che la formazione del dirigente scolastico debba comprendere anche la trattazione di questi argomenti.

"Dobbiamo prevenire questo fenomeno - ha sostenuto Valentina Aprea (Pdl) - e fare in modo che le famiglie si alleino con gli insegnanti: la scuola deve tornare a essere un luogo di educazione". Il ministro dell'Istruzione del governo ombra, Mariapia Garavaglia (Pd), ha invitato a un legame più stretto tra scuola e sanità, del quale lei stessa si assumerà l'impegno. Alza la voce anche Giorgio Rembado, presidente dell'Anp, secondo il quale di fronte a questi problemi "non si può girare la testa dall'altra parte": insegnanti e studenti vanno tutelati."




Oddio, il mio disagio mentale è di tipo diverso da quello descritto nell'articolo ma sempre disagio è. Mi faccio coinvolgere da troppi progetti, non so dire di no, voglio che tutti siano soddisfatti di me, mi illudo di essere multitasking e poi arrivo ad un punto di fusione totale (come questo momento), in cui piangerei dalla stanchezza, non sopporto più nessuno, ho scatti aggressivi e pensieri distruttivi davanti ad alcuni colleghi fancazzisti che ti guardano con un sorrisetto dicendo ma che te lo fa fare?"
Io nel lavoro mi ci butto anima e 'core e fegato, dovrei imparare a dosare meglio gli impegni.
Sono certa che se mi ricovereranno alla neuro non sarà per depressione ma semmai per super pressione!

1 commento:

  1. Paola, mi sa che ci somigliamo troppo! Il mio tipo di disagio è tale e quale al tuo! Come lo hai chiamato? Super pressione da troppo lavoro: progetti et similia;)

    Ciò precisato, concordo con il contenuto dell'articolo...i genitori poi danno spesso una mano all'incontrario, riferendomi ad esperienze indirette per fortuna!

    ps: aggiornamENti sull'OLPC?

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