31.12.09

Ruba alla scuola

Scuolitalia


Una nuova crisi incombe su Italiopoli.
Questa volta a farne le spese è la nostra bella scuola; basteranno i tagli all'istruzione pubblica a risollevare le sorti e gli interessi dei privati?

Spietati e decisi, nei panni della protagonista del gioco, il vostro obiettivo sarà far decollare l'Italia senza lasciare a terra studenti e professori.
Sarete in grado di salvare 'capra e cavoli'? :)

Per giocare usate le FRECCE Destra e Sinistra per spostarvi da una parte all'altra del quadro e il CLICK del MOUSE per selezionare gli oggetti da sottrarre alla scuola per far decollare l'aereo.
Ma fate attenzione, oggetti troppo 'importanti' potrebbero far crollare l'edificio facendovi perdere la partita!

Scuolitalia


Una nuova crisi incombe su Italiopoli.
Questa volta a farne le spese è la nostra bella scuola; basteranno i tagli all'istruzione pubblica a risollevare le sorti e gli interessi dei privati?

Spietati e decisi, nei panni della protagonista del gioco, il vostro obiettivo sarà far decollare l'Italia senza lasciare a terra studenti e professori.
Sarete in grado di salvare 'capra e cavoli'? :)

Per giocare usate le FRECCE Destra e Sinistra per spostarvi da una parte all'altra del quadro e il CLICK del MOUSE per selezionare gli oggetti da sottrarre alla scuola per far decollare l'aereo.
Ma fate attenzione, oggetti troppo 'importanti' potrebbero far crollare l'edificio facendovi perdere la partita!



30.12.09

Un ottimo distributore di IDEE


Molto gradito il grazie di Marco Fioretti sul sito STOP! Zona M, anche se il merito della creazione del logo è tutto di Betty Liotty.

Ne approfitto per suggerire due articoli molto interessanti di Marco:
Guida a come sprecare Internet e far la figura dei perdenti online, edizione 2010
Se la TV digitale la guardassimo col computer.

In realtà tutti gli ultimi articoli usciti su STOP! ZonaM mi piacciono molto, mi piace l'angolatura che l'autore sa dare a temi di forte attualità, e lo stile accessibile e gradevole con cui essi sono trattati.

26.12.09

Sunshine Gospel Choir a Aosta


Siete dalle parti di Aosta oggi pomeriggio?
E allora venite ad ascoltarci oggi in Piazza Chanoux alle ore 16,00

Congeleremo insieme cantando e ballando!

Sul sito gli altri concerti del tour natalizio, che si concluderà il 1° gennaio in Piazza Settimo Torinese, in Piazza della Libertà (ore 18,00) ( enon alle 16,00 come scritto in un primo momento...)

23.12.09

Tra un amico che perdo e un amico che avrò...

Cover dei Negrita per il brano “Ho imparato a sognare”



Dedicata all'amico perso oggi e a quello ritrovato dopo 30 anni...


Ho imparato a sognare che non ero bambino
che non ero neanche un età
quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po’ la…
Tra quel prete noioso
che ci dava da fare
il pallone che andava come fosse a motore
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi ha d’avere avrà
Ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone
che se sogni ne ammazzi metà
quando inizi a capire che sei solo in mutande
quando inizi a capire che tutto è più grande
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che do

tra un amico che perdo
e un amico che avrò
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra da lì m’alzerò
c’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..


Ho imparato a sognare
quando inizia a scoprire
che ogni sogno ti porta più in là
cavalcando aquiloni
oltre i muri e i confini
ho imparato a sognare da là
quando tutte le scuse per giocare son buone
quando tutta la vita è una bella canzone
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra da lì m’alzerò
c’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..
c’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..
c’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..

22.12.09

Belli i regali di SAVE THE CHILDREN!!



Non perdetevi questa lista dei desideri.

Gli incubi dei grandi


Se nel post precedente si parla di sogni qui è il caso di dirlo, l'argomento è l'incubo tagli: leggetevi l'articolo di Reginaldo Palermo (preside del Circolo di Pavone Canavese e giornalista) "Tagli ai bilanci delle scuole: situazione drammatica"

Onestamente non so davvero cos'altro ci potranno togliere, ma la fantasia evidentemente non è mai troppa.

I sogni dei bambini



Che bella idea raccogliere i sogni dei bambini...Non quello che si desidera, ma i sogni sognati alla notte...
E' tutto da vedere ed ascoltare questo sito, Kidz Dream: facce buffe e sorridenti, e un mondo piccolo che riemerge.

In più ci viene offerta la possibilità di sostenere il Programma alimentare mondiale

Sono più di trecento i filmati finora girati tra Europa e Africa per raccontare i sogni che popolano il sonno dei più piccoli. L’idea nasce dalla fantasia del regista italiano Stefano Scialotti ed è stata realizzata con il supporto della casa di produzione Dinamo Italia e l’associazione Pianoterra Onlus, in collaborazione con Rai Sat Ragazzi.

20.12.09

Il week più freddo del'anno



...Ottimo per una festa a sorpresa in montagna! Per i 50 di Augusto un week end a sorpresa in un agriturismo a Bionaz (Valle d'Aosta).
Che freddo!!
Siamo comunque riusciti a farci una bella camminata alla domenica, sul versante più assolato di Ollomont

18.12.09

VAKANTIE!

Notizia non notizia




Problemi di matematica piu' facili ad alta voce

Gli esperti hanno visto inoltre che anche i disegni aiutano a sua volta a trovare la soluzione

ROMA - Se i compiti di matematica sono un grattacapo, farli ad alta voce o disegnandoli è la soluzione corretta. Uno studio dimostra infatti che pensare ad alta voce aiuta a risolvere più velocemente i problemi di matematica. La ricerca è stata condotta presso l'Università di Granada da Enrique Castro Martinez e José Gutierrez e pubblicato sulle riviste 'Revista de investigacion psicoeductiva' e 'Electronic Journal of Research in Educational Psychology'.

Gli esperti hanno visto inoltre che disegnare aiuta a sua volta a trovare la soluzione, purché i disegnini siano una rappresentazione grafica del problema. Hanno osservato studenti all'ultimo anno della Facoltà di Matematica risolvere dei problemi ciascuno isolato in una stanza.

Gli esperti hanno filmato i ragazzi mentre lavoravano al problema e visto che coloro che pensano ad alta voce, oppure che disegnano schematicamente il problema, arrivano alla soluzione corretta più velocemente. Lo studio conferma che le rappresentazioni giocano un ruolo essenziale nel pensiero matematico, favorendo la comprensione di concetti e stimolando lo sviluppo di un pensiero flessibile e versatile verso la soluzione dei problemi.


Noi maestre battiamo (a volte) 10 a 0 i professoroni, non avevamo bisogno di far ricerche per saperlo.

Un calcio al razzismo




E dopo aver regalato un libro al sindaco leghista e razzista di Coccaglio (le due cose non vanno sempre sempre insieme, ma spesso sì, purtroppo...)
se siete in Piemonte e amate il calcio potrete assistere, lunedì 21 dicembre alla partita in cui si affronteranno una squadra Europea capitanata da Chiellini e Nedved e una squadra Africana capitanata da Drogba e Diao.

L'incasso della partita sarà interamente devoluto in favore di Arisla e Caap-Afrika.

AriSla (www.arisla.org), è un'agenzia per la ricerca sulla Sla nata nel dicembre 2008 dalla volontà di Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo, Fondazione Vialli e Mauro e Aisla per assicurare più possibilità ed una migliore qualità di vita ai malati di Sla .

Salif supporta Caap Afrika (www.caap-afrika.com), Ong monegasca che aiuta i bambini che soffrono di drephanocytosi in Africa.

Spargete la voce!

http://www.idolocup.it/web/

17.12.09

Bella iniziativa!



16 dicembre 2009 | 09:30
"Regala un libro al sindaco leghista di Coccaglio"

"Per un Natale di tutti i colori". Un'iniziativa di sabatoseraonline e dell'ufficio stranieri Cgil di Bologna.

Sabatoseraonline e l'ufficio stranieri della Cgil di Bologna, lanciano l'iniziativa: "Per un Natale di tutti i colori: "regala un libro al sindaco leghista".
Franco Claretti, sindaco leghista di Coccaglio in provincia di Brescia, non avendo una facile frequentazioni con i testi stampati, ha frainteso quanto contenuto nei Vangeli e in occasione delle festività natalizie ha lanciato una "caccia al clandestino" ordinando alla polizia municipale di verificare la presenza di immigrati irregolari casa per casa. Folgorato da un contorto senso dell'umorismo ha quindi battezzato l'iniziativa "White Christmas". Un "bianco Natale" inteso nel senso peggiore del termine, ovvero "solo per i bianchi".
Come noto, però, il Natale ha un senso completamente opposto, è simbolo di generosità e non di aridità. Per tentare di farlo comprendere al sindaco Claretti e ai suoi colleghi di partito, sabatoseraonline e il Centro Lavoratori stranieri della Cgil, lanciano l'iniziativa "Per Natale regala anche tu un libro al sindaco leghista".
Si può inviare qualunque tipo di testo, saggio o romanzo, ma si invitano tutti coloro che intendono aderire all'iniziativa, di tenere conto del livello medio culturale di un sindaco leghista e quindi di inserire almeno una copia di un libro bello pieno di immagini da colorare.
Per un Natale che non sia solo bianco, ma di tutti i colori....

Tutti i libri potranno essere spediti direttamente al sindaco Franco Claretti, c/o Municipio, viale Matteotti, 10 - 25030 Coccaglio (BS), oppure inviati o consegnati al Centro Lavoratori Stranieri della Cgil di Bologna, Via del Porto 16/c, Bologna o presso la redazione di sabatoseraonline in via Emilia 25, 40026 Imola (Bo) che provvederanno a consegnare i testi al sindaco di Coccaglio.

All'appello hanno già aderito: Moni Ovadia, Stefano Tassinari, Andrea Mingardi, Beba Naldi, Ivano Marescotti, Mattia Fontanella, Carlo Lucarelli, Luisa Morgantini, Oliviero Toscani, Roberto Morgantini, Giorgio Antonucci, Antonio Bagnoli, Marco Aime.

Leggete anche la lettera al sindaco scritta dal Presidente della Fondazione Ethnoland (promotore degli Stati generali dell'immigrazione)

Essere esempio...In questo scempio...

Ieri mi sono venute le lacrine agli occhi quando, con gli auguri dei genitori ed un loro gradito presente, è arrivato un biglietto molto bello, che terminava con la frase:
"Grazie per essere grandi con i nostri piccoli".

Che bello.

Grazie a chi l'ha pensata e scritta, a lei e a chi è genitore dedico questa "perla" di Gianni Rodari: i bambini di ieri e di oggi continuano ad amarlo, noi adulti dovremmo rileggerci qualcosa...
Il testo di ragazzi, non di bambini...Ma si sa, i figli crescono così in fretta!


I ragazzi hanno bisogno di quelle che una volta si chiamavano "le cose più grandi di loro".

Hanno bisogno di prender parte a cose vere.

Hanno bisogno di misurare la loro energia su scala più vasta che non siano la scuola e
la famiglia

Hanno bisogno di concepire ideali e d'imparare ad amarli sopra ogni altra cosa.

Ciò che facciamo per incoraggiarli in questa direzione è giusto:
ciò che facciamo per trattenerli è sbagliato.

Dai figli, una volta cresciuti, possiamo ricevere due sorte di rimproveri.
Potranno rimproverarci di non averli aiutati a far fortuna, e sarebbe triste per loro e per noi, perché significherebbe che abbiamo educato dei cinici egoisti.

Ma sarebbe molto più grave se ci potessero rimproverare di aver dato alla loro vita un orizzonte moralmente meschino.


Gianni Rodari
(nel disegno: Obama disegnato da un bambino dell'Aquila)

Centro Studi Gianni Rodari

15.12.09

Dal computer alla...cartapesta


ECCO IL NOSTRO LAVORO PER COSTRUIRE I CASTELLI di CARTAPESTA

Siamo alle soite...




Ecco qui, siamo alle solite: per l'ennesima volta si è iniziato a "riformare" la scuola pertendo dalla primaria, per poi bloccare/slittare tutto al momento di cambiare qualcosa nella secondaria.
Già, lì ci sono i professori, qui da noi le maestrine (e qualche sparuto e timido maestro) e i bambini, nessun potere e nessuna forza.
Ci sgridano come scolaretti se non facciamo e festicciole di Natale, ci hanno lasciato senza personale ATA che ci aiutava nella sorveglianza, ci danno classi sempre più numerose, hanno tolto in molti casi le compresenze, hanno reso irrisorie le ore d'appoggio sugli alunni handicappati, e la cifra a disposizione per ogni alunno fa piangere al momento di comprare il materiale per la classe...
Non hanno riproposto l'insegnante UNICO, hanno inventato l'insegnante SOLO.

Che tristezza e che rabbia, e che vergogna prendersela sempre con Calimero...

14.12.09

Lo sapevate? Io no...




IL NOME A QUESTO NUMERO
LO HA DATO UN MATEMATICO, MA GLIELO HA SUGGERITO IL NIPOTE DI 9 ANNI


I RAGAZZI CHE HANNO INVENTATO IL FAMOSO MOTORE DI RICERCA SU INTERNET HANNO SBAGLIATO A SCRIVERE: VOLEVANO CHIAMARLO PROPRIO



MA HANNO SCRITTO

Una domanda

Leggete questo articolo e poi rispondete alla mia domanda sul finale




Tratto da La Tecnica della Scuola


Critiche dal centro-destra per la “Festa delle luci” al posto della celebrazione del Natale
di A.G.
L’iniziativa di un maestro di Cremona – far uscire gli alunni con un lumino acceso e formare a terra un simbolo di pace – arriverà sui banchi del Parlamento: l’on. Isabella Bertolini (Pdl) promette un’interrogazione per “fermare l’ennesimo attacco ad uno dei simboli della nostra tradizione”. Critiche pure dal ministro Zaia e dall’associazione Farefuturo. Il tutto nella giornata di benedizione dei bambinelli a piazza San Pietro.
Si stanno registrando non poche polemiche per la decisione di un insegnante di una scuola primaria di Cremona, frequentata da un alto numero di bambini di nazionalità diverse, di sostituire i tradizionali simboli di celebrazione del Natale con una “Festa delle luci” ritenuta più rispettosa della multiculturalità e della tutela delle differenti identità religiose: secondo il maestro, Eriberto Mazzotti, l’iniziativa è stata ideata perché “la scuola è il luogo di tutti e quindi ci deve essere interscambio, non esclusione”. La decisione del docente, evidentemente accolta dal Collegio de docenti, prevede che “i bambini di ogni classe lunedì usciranno con un lumino acceso e formeranno a terra una figura: una stella o un albero, un simbolo di pace”.
A poche ore di distanza della divulgazione dell’iniziativa non si contano più le critiche: se il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, sembra sinora non volere entrare nel merito, stavolta ci hanno pensato diversi colleghi della maggioranza politica a condannare quella che viene considerata dal centro-destra l’ennesima minaccia alla tradizione cattolica del nostro Paese. Secondo il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, quello di Cremona è "un altro harakiri culturale perpetrato da un finto educatore sulla pelle dei nostri bambini. Sarebbe il caso – ha sottolineato Zaia -, oltre alla dovuta solidarietà a Gesù, Giuseppe e Maria, di dare tutto l'appoggio possibile ai bambini vittime di queste capriole buoniste". Secondo Zaia, "bisogna celebrare il Natale, con i suoi simboli, e insegnare ai nostri figli cosa esso significhi. Le feste posticce dai nomi neutri, segno dell'omologazione e della paura, lasciamole ad altri". I musulmani - rileva il ministro - non si sognerebbero mai, giustamente, di rinunciare alle proprie celebrazioni e ai propri riti per paura di dare fastidio a noi. Senza contare che proprio nel Corano, la Madonna e Gesù Cristo sono ampiamente citati".
La Gelmini, comunque, si dovrà occupare forzatamente del caso. L’on. Isabella Bertolini (Pdl) ha infatti annunciato una interrogazione in cui chiederà al Ministro che "questo ennesimo attacco ad uno dei simboli della nostra tradizione sia fermato e per impedire che in altre scuole italiane possano ripetersi episodi simili, dove le nostra identità viene miseramente svilita". Per la Bertolini l’episodio di Cremona è solo l’ultimo spunto da “un vento di laicismo esasperato e di mal concepito senso di tolleranza nei confronti degli stranieri. Soltanto la difesa dei valori nei quali ci riconosciamo – ha concluso - può permettere al nostro Paese di mantenere inalterata la propria identità".
Sulla vicenda si è occupato panche il periodico online della fondazione Farefuturo, presieduta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, con un lungo documento: l’associazione ritiene che “questa volta non si può stare zitti”. Il motivo è spiegato con una serie di metafore: “è come se qualcuno, percorrendo la via del paradosso, si alzasse una mattina e dicesse che basta luci e colori, perché offendono la sensibilità di chi non può vedere e guai a chi solo li nomina. No. Non funziona così. Non serve togliere Gesù bambino dalla culla e riempire la classe di lucine per insegnare ai bambini il valore dell'accoglienza del diverso e del rispetto delle identità culturali e religiose altrui. Questo non ha niente a che vedere con il valore della 'laicità positiva', non c'entra niente con la libertà e la garanzia del pluralismo religioso, non aiuta affatto un bambino a crescere ‘spiritualmente autonomo’”.
Secondo Farefuturo “non importa se si creda o meno che quel bambino sulla paglia è il Dio incarnato. Quel che conta è che quel simbolo fa parte di noi ed è un simbolo d'amore".
L’episodio desta ancora più scalpore perché è stato reso noto nello stesso giorno, il 13 dicembre, della tradizionale benedizione dei "bambinelli", in piazza San Pietro, da parte del Papa. E quando Benedetto XVI ha rinnovato un'antica usanza della capitale nella terza domenica d'Avvento, ricordando che “il presepio è una scuola di vita, dove possiamo imparare il segreto della vera gioia" e che “bisogna cercare di vivere nella realtà di tutti i giorni quello che il presepe rappresenta, cioè l`amore di Cristo, la sua umiltà, la sua povertà", più di qualcuno ha pensato che fosse anche una risposte alle iniziative come la “Festa delle luci” della primaria di Cremona.
13/12/2009



Ok, ora la domanda: ma per essere un insegnante statale è obbligatorio essere cattolici praticanti?
Io dico di no, e nessuno può obbligarmi, contro la mia volontà, a fare festicciole natalizie, a preparare presepi e a raccontare di Gesù Bambino.

Io ho vinto un concorso e sono abilitata all'insegnamento nella scuola primaria, non devo fare catechismo, anzi "non posso farlo", ci sono per questo insegnanti specifici.
Se questi insegnanti non organizzano festicciole natalizie devo OBBLIGATORIAMENTE farle io?
E se voglio solo leggere poesie di Pace devo essere redarguita?
E se voglio accendere le lucine devo essere rimproverata?

Ho frequentato la scuola superiore dalle suore di Maria Ausiliatrice, c'era più apertura lì che in certi politici...

Io non ci sarò ma...


Chi è da quelle parti non si perda il concerto! ...Sempre che ci siano ancora posti...

http://www.palabrescia.it


http://www.forme20.com/

12.12.09

Un pugno nello stomaco


A tutti noi che ci accingiamo a festeggiare il Natale, a preparare alberi e presepi, a sentirci più buoni.
Un pugno nello stomaco meritato, perchè purtroppo non facciamo abbastanza per far tacere il nostro vicino di casa razzista, il nostro ignorante e razzista vicino di autobus, di coda al supermercato, dell'auto a fianco...

Finchè lasciamo che un razzista e/o ignorante apra la sua bocca e colpisca, scriva e ferisca, urli in coro e mortifichi spirito e corpo di un altro essere umano...
Finchè non fermiamo questo schifo non ci sarà mai nulla da festeggiare, nè a Natale, nè a Pasqua, nè in nessun altro giorno della nostra vita.
Potremo solo vergognarci di essere codardi, e in fondo fondo magari razzisti silenziosi e striscianti.

Facciamo girare questa lettera, leggiamola nelle scuole, teniamola in tasca.



Io, nero italiano
e la mia vita ad ostacoli
di PAP KHOUMA


Sono italiano e ho la pelle nera. Un black italiano, come mi sono sentito dire al controllo dei passaporti dell'aeroporto di Boston da africane americane addette alla sicurezza. Ma voi avete idea di cosa significa essere italiano e avere la pelle nera proprio nell'Italia del 2009?

Mi capita, quando vado in Comune a Milano per richiedere un certificato ed esibisco il mio passaporto italiano o la mia carta d'identità, che il funzionario senza neppure dare un'occhiata ai miei documenti, ma solo guardandomi in faccia, esiga comunque il mio permesso di soggiorno: documento che nessun cittadino italiano possiede. Ricordo un'occasione in cui, in una sede decentrata del Comune di Milano, una funzionaria si stupì del fatto che potessi avere la carta d'identità italiana e chiamò in aiuto altre due colleghe che accorsero lasciando la gente in fila ai rispettivi sportelli. Il loro dialogo suonava più o meno così.
"Mi ha dato la sua carta d'identità italiana ma dice di non avere il permesso di soggiorno. Come è possibile?".
"Come hai fatto ad avere la carta d'identità, se non hai un permesso di soggiorno... ci capisci? Dove hai preso questo documento? Capisci l'italiano?". "Non ho il permesso di soggiorno", mi limitai a rispondere.
Sul documento rilasciato dal Comune (e in mano a ben tre funzionari del Comune) era stampato "cittadino italiano" ma loro continuavano a concentrarsi solo sulla mia faccia nera, mentre la gente in attesa perdeva la pazienza.

Perché non leggete cosa c'è scritto sul documento?", suggerii. Attimo di sorpresa ma.... finalmente mi diedero del lei. "Lei è cittadino italiano? Perché non l'ha detto subito? Noi non siamo abituati a vedere un extracomunitario...".

L'obiezione sembrerebbe avere un qualche senso ma se invece, per tagliare corto, sottolineo subito che sono cittadino italiano, mi sento rispondere frasi del genere: "Tu possiedi il passaporto italiano ma non sei italiano". Oppure, con un sorriso: "Tu non hai la nazionalità italiana come noi, hai solo la cittadinanza italiana perché sei extracomunitario".

Quando abitavo vicino a viale Piave, zona centrale di Milano, mi è capitato che mentre di sera stavo aprendo la mia macchina ed avevo in mano le chiavi una persona si è avvicinata e mi ha chiesto con tono perentorio perché stavo aprendo quell'auto. D'istinto ho risposto: "Perché la sto rubando! Chiama subito i carabinieri". E al giustiziere, spiazzato, non è restato che andarsene.

In un'altra occasione a Milano alle otto di mattina in un viale ad intenso traffico, la mia compagna mentre guidava ha tagliato inavvertitamente la strada ad una donna sul motorino. E' scesa di corsa per sincerarsi dello stato della malcapitata. Ho preso il volante per spostare la macchina e liberare il traffico all'ora di punta. Un'altra donna (bianca) in coda è scesa dalla propria macchina ed è corsa verso la mia compagna (bianca) e diffondendo il panico le ha detto: "Mentre stai qui a guardare, un extracomunitario ti sta rubando la macchina". "Non è un ladro, è il mio compagno", si è sentita rispondere.

Tutte le volte che ho cambiato casa, ho dovuto affrontare una sorta di rito di passaggio. All'inizio, saluto con un sorriso gli inquilini incrociati per caso nell'atrio: "Buongiorno!" o "Buona sera!". Con i giovani tutto fila liscio. Mentre le persone adulte sono più sospettose. Posso anche capirle finché mi chiedono se abito lì, perché è la prima volta che ci incontriamo. Ma rimango spiazzato quando al saluto mi sento rispondere frasi del genere: "Non compriamo nulla. Qui non puoi vendere!". "Chi ti ha fatto entrare?".

Nel settembre di quest'anno ero con mio figlio di 12 anni e aspettavo insieme a lui l'arrivo della metropolitana alla stazione di Palestro. Come sempre l'altoparlante esortava i passeggeri a non superare la linea gialla di sicurezza. Un anziano signore apostrofò mio figlio: "Parlano con te, ragazzino. Hai superato la linea gialla. Devi sapere che qui è vietato superare la linea gialla... maleducato". Facevo notare all'anziano che mio figlio era lontano dalla linea gialla ma lui continuava ad inveire: "Non dovete neppure stare in questo paese. Tornatevene a casa vostra... feccia del mondo. La pagherete prima o poi".

Qualche settimana fa all'aeroporto di Linate sono entrato in un'edicola per comprare un giornale. C'era un giovane addetto tutto tatuato, mi sono avvicinato a lui per pagare e mi ha indicato un'altra cassa aperta. Ho pagato e mi sono avviato verso l'uscita quando il giovane addetto si è messo a urlare alla cassiera: "Quell'uomo di colore ha pagato il giornale?". La cassiera ha risposto urlando: "Sì l'uomo di colore ha pagato!". Tornato indietro gli dico: "Non c'é bisogno di urlare in questo modo. Ha visto bene mentre pagavo". "Lei mi ha guardato bene? Lo sa con chi sta parlando? Mi guardi bene! Sa cosa sono? Lei si rende conto cosa sono?". Cercava di intimidirmi. "Un razzista!" gli dico. "Sì, sono un razzista. Stia molto attento!". "Lei è un cretino", ho replicato.

Chi vive queste situazioni quotidiane per più di 25 anni o finisce per accettarle, far finta di niente per poter vivere senza impazzire, oppure può diventare sospettoso, arcigno, pieno di "pregiudizi al contrario", spesso sulle spine col rischio di confondere le situazioni e di vedere razzisti sbucare da tutte le parti, di perdere la testa e di urlare e insultare in mezzo alla gente. E il suo aguzzino che ha il coltello dalla parte del manico, con calma commenta utilizzando una "formula" fissa ma molto efficace: "Guardate, sta urlando, mi sta insultando. Lui è soltanto un ospite a casa mia. Siete tutti testimoni...".

Ho assistito per caso alla rappresentazione di una banda musicale ad Aguzzano, nel piacentino. Quando quasi tutti se ne erano andati ho visto in mezzo alla piazza una bandiera italiana prendere fuoco senza una ragionevole spiegazione. Mi sono ben guardato dal spegnerla anche se ero vicino. Cosa avrebbe pensato o come avrebbe reagito la gente vedendo un "extracomunitario" nella piazza di un paesino con la bandiera italiana in fiamme tra le mani? Troppi simboli messi insieme. Ho lasciato la bandiera bruciare con buona pace di tutti.

Ho invece infinitamente apprezzato il comportamento dei poliziotti del presidio della metropolitana di Piazza Duomo di Milano. Non volevo arrivare al lavoro in ritardo e stavo correndo in mezzo alla gente. Ad un tratto mi sentii afferrare alle spalle e spintonare. Mi ritrovai di fronte un giovane poliziotto in divisa che mi urlò di consegnare i documenti. Consegnai la mia carta di identità al poliziotto già furibondo il quale, senza aprirla, mi ordinò di seguirlo. Giunti al posto di polizia, dichiarò ai suoi colleghi: "Questo extracomunitario si comporta da prepotente!".

Per fortuna le mie spiegazioni non furono smentite dal collega presente ai fatti. I poliziotti verificarono accuratamente i miei documenti e dopo conclusero che il loro giovane collega aveva sbagliato porgendomi le loro scuse. Furono anche dispiaciuti per il mio ritardo al lavoro.

Dopotutto, ho l'impressione che, rispetto alla maggioranza della gente, ai poliziotti non sembri anormale ritrovarsi di fronte a un cittadino italiano con la pelle nera o marrone. "Noi non siamo abituati!", ci sentiamo dire sempre e ovunque da nove persone su dieci. E' un alibi che non regge più dopo trent'anni che viviamo e lavoriamo qui, ci sposiamo con italiane/italiani, facciamo dei figli misti o no, che crescono e vengono educati nelle scuole e università italiane.

Un fatto sconvolgente è quando tre anni fa fui aggredito da quattro controllori dell'Atm a Milano e finii al pronto soccorso. Ancora oggi sto affrontando i processi ma con i controllori come vittime ed io come imputato. Una cosa è certa, ho ancora fiducia nella giustizia italiana.

10.12.09

Il Parlamento dei bambini



Da qualche giorno è disponibile in rete "Il Parlamento dei bambini", un nuovo portale curato dall'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, rivolto ad alunni di classe quinta di scuola primaria e dei primi anni di scuola secondaria di primo grado, interamente dedicato alla conoscenza del Parlamento Italiano e dei meccanismi che sono legati all'approvazione di una legge.

Gli utenti possono sperimentare diversi livelli di interattività, come nel caso della sezione Parlawiki che, oltre a far acquisire la conoscenza della terminologia specifica, propone un concorso rivolto a tutte le scuole che invita gli studenti ad arricchire lo spazio a loro disposizione con immagini e filmati legati a parole chiave quali voto, deputato, Aula, Assemblea, legge, partecipazione, maggioranza e opposizione, discussione, Costituzione e democrazia.

I cinque migliori elaborati verranno pubblicati sul sito per essere votati dagli utenti e quelli che otterranno il maggior numero di preferenze saranno premiati alla fine dell’anno scolastico.

E' anche disponibile una sezione da cui scaricare materiali vari tra cui la Guida al Parlamento, la Costituzione Italiana, alcuni sfondi per il pc, le musiche presenti nel portale e una sezione Gallery, ricca di filmati e foto utili per percorsi didattici legati a Cittadinanza e Costituzione.

9.12.09

Terra Reloaded @school

Il documentario Terra Reloaded è disponibile gratuitamente per ogni scuola che lo richiederà.

Terra Reloaded a scuola

In Terra Reloaded alcuni opinion leader mondiali: Stiglitz, Rifkin, Sachs, Wackernagel, Brown, Pollan spiegano la follia che stiamo vivendo. Che sta uccidendo noi, l’umanità, non certo la Terra che sopravviverà comunque.

8.12.09

Uno stacco emiliano...



Quattro giorni tra Bologna, Modena, Reggio Emilia, Carpi, Brescello...
Il museo dell'aceto balsamico, la saga dello zampone più grande del mondo...Amo i paesaggi con gli argini di un fiume, amo la gente di quelle zone, quando sento il loro adorabile caldo e "grasso" dialetto li abbraccerei tutti!


Io e Peppone in Piazza a Brescello

Grazie Lù...

Menomale che ci fai ridere sulle tragedie di questo Paese!!



p.s. Indovinate chi sta andando sul pulmino in una palestra di una scuola vicina perchè quella della scuola è inagibile al momento?
Niente di grave, è che la palestra della mia scuola ha avuto un problema al tetto e il Comune, nell'attesa di sistemare il tutto, in questi mesi ha messo a disposizione i pulmini comunali per permetterci di portare comunque i bambini in palestra negli altri plessi.
Anche questo serve a far capire che le ore di educazione motoria ci sono sempre state e sono per noi importanti a tal punto che per non rinunziarvi si fanno anche sacrifici.

2.12.09

Io sono il numero 1


L'ho comprato a scatola chiusa, lo sto leggendo ai miei allievi di prima, e sto scoprendo un piccolo tesoro.



Sono il numero 1
Come mi sono divertito a diventare bravo in matematica!
Anna Cerasoli, ill. di Ilaria Faccioli
Feltrinelli, 2008, p. 129
(Feltrinelli Kids)


Qui un'intervista interessante all'autrice.

Un bellissimo regalo di Natale per i vostri bambini, segnalatelo a babbo Natale.
Il libro è consigliato a partire dagli otto anni, ma devo dire che, almeno nella prima parte, è godibilissimo e molto semplice anche per bambini di prima e seconda: letto poco per volta, commentato e discusso dai bambini, rappresentato con disegni alla lavagna e sui quaderni, ci sta guidando alla scoperta del magico mondo dei numeri.

Altri libri dell'autrice, che a questo punto cercherò e comprerò: I magnifici 10, La sorpresa dei numeri, Mr Quadrato tutti editi da Sperling&Kupfer

per acquistarli on line o leggere qualche notizia sugli altri

Bello!

NON CI POSSO CREDERE!! La Gelmini si è inventata la ginnastica




Io non capisco, cosa ho fatto per 26 anni due ore alla settimana in palestra a scuola, educazione motoria o no??

E si tratta di materia curricolare, inserita in scheda di valutazione, SI' O NO?
Inserita a pieno titolo nelle Nuove indicazioni Ministeriali di 3 anni fa, Si' O NO?

E allora cosa mi ha inventato oggi il Ministro?

NEL 2008 aveva inventato l'EDUCAZIONE AMBIENTALE......BOOOM! Che originalità!!!

ECCO LA NOTIZIONA DI OGGI:

Elementari, arriva l'ora di ginnastica
NEWS
2/12/2009 - IL CASO


Il progetto presentato oggi dal ministro Gelmini insieme a Petrucci e Crimi
ROMA
Si comincerà già quest’anno con un migliaio di istituti in tutta Italia (250 mila alunni) per poi coinvolgere gradualmente le altre scuole del Paese. Il progetto per «l’alfabetizzazione motoria nella scuola primaria» è stato presentato stamani, nella sede del dicastero dell’Istruzione, dal ministro, Mariastella Gelmini, dal presidente del Coni, Giovanni Petrucci, e dal sottosegretario con delega allo Sport, Rocco Crimi.

Gli insegnanti saranno affiancati da 1.000 esperti (laureati in Scienze motorie o all’Isef) e le lezioni si svolgeranno nell’ambito dei programmi e delle attività curricolari. Dal punto di vista finanziario il progetto è coperto da risorse che da tempo il ministero dell’Economia deve al Coni. Quest’ultimo contribuira all’avvio dell’iniziativa con 5 milioni di euro. Il ministero dell’Istruzione stanzierà il resto delle risorse necessarie. «È un’iniziativa - ha spiegato Mariastella Gelmini - che ha una grande valenza educativa e che colma una grave lacuna: la mancanza nella scuola elementare dell’educazione fisica. Sarà anche uno strumento - ha aggiunto - per combattere il bullismo». Di «giornata straordinaria» ha parlato il presidente Petrucci per il quale è importante «trasmettere ai propri figli, ai giovani, corretti stili di vita».




Leggo da un'altra parte: "Obiettivi del progetto sono quelli di strutturare per la prima volta in Italia l’educazione motoria sulla base di precise linee guida scientifiche e prevenire i fenomeni di bullismo."

"Per la riuscita del progetto, i docenti saranno affiancati da esperti laureati esclusivamente in Scienze Motorie o all’Isef 2 ore a settimana, per 15 settimane, a partire dal 15 settembre 2010.
"

A dire il vero l'educazione motoria è strutturata da decenni, ed è stata anche rivista con il lavoro sulle Nuove Indicazioni.

SETTANTAMILIONI DI EURO per una cosa che da sempre facciamo compresa nel nostro stipendio?? Lo Stato in questo caso regala soldi ai fannulloni, ai colleghi che non hanno mai fatto illoro lavoro, e continueranno probabilmente a non farlo finite le 15 settimane di "sperimentazione", come faceva la mia maestra che aveva l'emicrania ogni volta che toccava andare in palestra.

Io sono stremata...E terrorizzata: QUANDO INVENTERANNO LA MATEMATICA???

Io ridicolo, il triste, il grave è che i giornali parlano di "giornata storica": non uno che abbia pensato "Ma non esiste da sempre l'ora di ginnastica??"

1.12.09

Che giornata!


Ragazzi che giornata: ho ritrovato, dopo 8 ore e al buio, il cellulare smarrito in un prato sotto un tappeto di foglie e sono stata rintracciata con una mail dal mio grande amore dei 16 (?) anni!

WOW, da segnare con un bollino di qualità.