29.4.11

Sette giorni in Irlanda



Sette giorni di sole irlandese, e nemmeno una goccia di pioggia!
...Le magnifiche scogliere di Moher, le isole Aran girate in bicicletta, la costa occidentale da Galway a Achill Island, Dublino...

La primavera nel suo trionfo: erba verde, mare azzurro, migliaia di pecore ognuna con il suo agnello, migliaia di mucche con il loro vitello e di cavalle con il loro puledro...

Dublino ci ha intristiti con la crisi così evidente, le strade e i negozi semivuoti, gli interi quartieri con palazzi per uffici nuovissimi e desolatamente vuoti. Tutto un vendesi e un affittasi in un Paese che ha fatto bancarotta.

Birra di tutti i tipi e a basso prezzo, mentre l'acqua costa come oro.

Primo viaggio con Claudio (autista prescelto per la guida a destra) e Monica, ottimamente riuscito e senza alcun intoppo.

20.4.11

Un sondaggio per insegnanti


Chiediamo un aiuto per organizzare e ragionare sulla pila software per i progetti che prevedono l'uso di un computer per ogni studente, in ogni ordine di scuola.
Rispondete a questo semplice questionario, il vostro contributo sarà prezioso.
http://share.dschola.it/olpc/Lists/Pila%20Software/overview.aspx

Cliccate su "rispondi al sondaggio" e a termine salvate.

Grazie!

Scuola Digitale Piemonte



FOTO DEL CONVEGNO SCUOLA DIGITALE IN PIEMONTE



ATTI DEL CONVEGNO

17.4.11

La scuola che vorremmo



Il Comitato Primarie Zone 6|7 in difesa della Scuola Pubblica ha invitato genitori, insegnanti e personale ATA all'incontro pubblico: "La Scuola che verrà, è la Scuola che vorremmo?", che si è tenuto giovedì 10 febbraio 2011, presso il Teatro della Scuola di Piazza Sicilia 2, zona P.zza Wagner|P.zza De Angeli, Milano.

L'incontro prevedeva interventi di Federico Niccoli, Pedagogista Università Bicocca, Manfredo Tortoreto, Docente Scuola Primaria e Rosario Cosenza, Genitore del Comitato Primarie Zone 6|7 in difesa della Scuola Pubblica.

Per essere informati, per capire e per poter affrontare i cambiamenti della Scuola Pubblica si è parlato dei seguenti argomenti:

•Cosa sta succedendo nelle scuole dei nostri figli con l'applicazione della riforma e quali prospettive ci sono per chi si iscrive adesso?
•Come sta cambiando il modello tempo pieno? Come vengono ricollocate le ora che prima erano dedicate alle compresenze?
•Prima della riforma ad ogni classe venivano assegnati due insegnanti. Adesso quanti insegnanti partecipano al completamento dell'orario di ogni sessione?
•Con le ore di compresenza sono scomparse anche le occasioni per aiutare i bambini in difficoltà?
•Perché l'organizzazione delle uscite scolastiche e delle attività di laboratorio stanno subendo grosse limitazioni?
•A chi vengono affidati i nostri figli durante le ore di assenza delle insegnanti? E durante la refezione?

L'incontro si è aperto con un breve Gioco di Società: La Scuola che verrà, è la Scuola che vorremmo?

Il gioco e il contenuto della riunione sono stati anche pubblicati in un video su Corriere.it
http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_07/tagli-scuola_dd336550-489b-11e0-b...

15.4.11

Restiamo umani



Quando muoiono persone così belle sento un grande vuoto.

In memoria di Vittorio Arrigoni, ucciso ieri nella striscia di Gaza.
Dal sito http://it.peacereporter.net

15/04/2011
Vittorio, l'eroe buono (di Luca Galassi)
Forte, coraggioso, generoso. Come nelle favole che si raccontano ai bambini
"Dormite, che domani si va a ballare il rock-and-roll". Assomigliava a Corto Maltese, la prima volta che lo vidi. Aveva la pipa, un berretto blu da marinaio e la voce pacata. Da dieci giorni la pioggia di bombe sulla Striscia era terminata, e assieme ad alcuni cooperanti eravamo riusciti a entrare dall'Egitto per documentare gli effetti di Piombo Fuso, l'operazione militare israeliana che ha massacrato 1.300 palestinesi, 300 dei quali bambini. Siamo rimasti in piedi tutta la notte a chiacchierare di politica. Poi la sveglia, alle sei. "Andiamo a ballare il rock-and-roll". E siamo partiti, prima in macchina, poi su un camioncino scassato. Una decina di attivisti dell'Ism e qualche giornalista, tutti sul cassone del camioncino, con Vittorio che agitava le sue enormi braccia indicando la strada, mentre i bambini lo salutavano strillando 'Vik, habibi', fratello. Nel campo di al-Arahin, nei pressi di Khan Younis, al centro della Striscia di Gaza, i contadini erano pronti. Con l'aiuto degli attivisti potevano sperare di raccogliere almeno qualche chilo di prezzemolo da portare al mercato, senza correre il rischio di venire uccisi. La settimana prima, dal confine con Israele, un cecchino israeliano aveva colpito, ammazzandolo, un ragazzo di 19 anni: stava caricando il prezzemolo sul suo mulo. Forse si era avvicinato troppo alla rete. Quella rete che stringe Gaza come una gabbia. Ma oggi c'erano quelli dell'Ism, gli amici dell'Ism, e il raccolto sarebbe stato più abbondante. Oggi c'era Vik, col suo megafono, che gridava ai militari: "Siamo civili disarmati, non sparate". E invece, poco dopo, il rock-and-roll. Le raffiche facevano sobbalzare, e anche se nessuno si sentiva direttamente preso di mira - salvo i contadini, che per la paura si acquattavano immobili tra le piante - eravamo terrorizzati. Vittorio no, lui stava eretto col suo megafono, a gridare: "Vergogna, siete la vergogna di Israele". Era un rompiscatole, e qualcuno, non solo in Israele, lo avrebbe volentieri fatto fuori.

Vittorio era l'eroe buono che si racconta ai bambini prima di dormire. "... e poi arriva Vik col suo megafono, che caccia via i cattivi coi carri armati". Ha scelto di vivere con i deboli, e di aiutarli senza chiedere nulla in cambio. I proventi del suo libro, 'Restiamo umani', li ha devoluti all'associazione che ha creato per sostenere le vittime di Gaza. La sera che l'ho salutato vestiva una giacca elegante, lui che sembra uscito da un centro sociale. "Quanto ti è costata, Vik?". "Me l'hanno regalata". Come il piccolo portatile che usava per scrivere i resoconti da Gaza per PeaceReporter. Come tante altre cose, oggetti di utilità quotidiana che la popolazione della Striscia gli portava, a testimonianza della gratitudine verso questo ragazzo che viene da fuori, e che - chissà perché - ha scelto di rimanere lì, a lottare con loro contro l'assedio. Un assedio che, a fine 2008, ha portato la distruzione di un terremoto. Abbiamo potuto constatare di persona gli effetti dell'operazione Piombo Fuso. Sulle stesse strade che percorrevano, tra gli edifici ridotti in macerie, solo poche settimane prima correvano le ambulanze. Su una di queste c'era Vittorio. Instancabile, coraggioso, forte. Raccoglieva i corpi rimasti a terra. E non aveva paura. Poi tornava a casa, un goccio di rum di contrabbando e di nuovo a scrivere. Non dormiva mai. A volte rimaneva ostaggio dei suoi incubi, visite notturne di una realtà che viveva quotidianamente, impastata di morte e di dolore. E soffriva per quel popolo, che amava anche nelle sue contraddizioni più crudeli. Averlo visto bendato e ferito, averlo pensato umiliato, impotente, muto, e poi disteso su un materasso, senza vita, è stato qualcosa che ha schiantato il petto. Alla sua morte non si può credere. Forse perché gli eroi non muoiono. Ma se a Gaza oggi qualcuno può trattare un eroe come carne da macello, a questo qualcuno, chiunque egli sia, non si può più chiedere di restare umano. E forse, dopo la morte di Vik, neppure a noi.


La presentazione del libro "Restiamo umani" fatta da Vittorio, con il suo saluto finale.

14.4.11

Non Ti Auguro un Dono Qualsiasi




Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.


Spacciata per un testo di origine indiana, questa poesia in realtà è opera di una poetessa tedesca contemporanea, Elli Michler : www.ellimichler.de

Una tesi da 110 e LODE



Condivido con voi una cosa che mi ha fatto molto piacere: ieri da Firenze è venuta a consegnarmi la sua tesi Valeria Zagami, studentessa dell'Università La Sapienza (110 e lode).
La tesi si intitola "Modelli didattici e strategie organizzative per l'inserimento delle tecnologie in classe a confronto: dalla LIM al netbook". Lo scorso anno Valeria è venuta a Torino ad intervistarmi, per farsi raccontare il progetto "un computer per ogni studente" e per un incontro con i miei ex allievi.
Nella tesi il nostro progetto ha davvero ampio spazio, ci sono tante fotografie, un video girato in occasione degli incontri.
Oltre a me sono stati intervistati Antonietta Lombardi (collega amica e partner del progetto) e Giuseppe Moscato (ex Indire) per il progetto Marin@ndo. Relatore il professor Stefano Penge, che ringrazio di cuore per l'interesse dedicato al nostro lavoro.
Un grande in bocca al lupo a Valeria, dolce e simpatica siciliana: speriamo che teste come la sua non rimangano senza lavoro troppo a lungo!!

11.4.11

Per ricordare prima di ripartire



Dario ha preparato questo video sul Progetto un PC per ogni studente 2008-2010, lo presenterà lunedì prossimo all'incontro in cui si parlerà della nuova fase.

Un po' di malinconia nel rivedere i vecchi allievi...E nel ricordare una bellissima esperienza.

10.4.11

Aprile dolce dormire...


ma non per noi, che con una giornata di sole fantastica di cui porterò i segni sulle spalle a lungo siamo andati a pedalare tra le colline del Barolo...Posti bellissimi, salite discese salite salite...
Partenza da Bra, poi Roddi, Grinzane Cavour, Montelupo Albese, Sinio, Monforte D'Alba, Cherasco, Bra. 65 km.

Nella foto il castello di Grinzane Cavour

8.4.11

Si parte!

L'esperienza del progetto regionale "un computer per ogni studente" rinasce con il nuovo piano per la Scuola Digitale Piemontese.
L'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, la Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno siglato il Protocollo d’Intesa “Scuola Digitale” che ha tra gli obiettivi quello di implementare il progetto nazionale Cl@ssi2.0, sviluppare il modello didattico del "one to one computing" e avviare attività di monitoraggio e di valutazione al fine di evidenziare gli esiti della sperimentazione.

Nato, nel 2008, dalla collaborazione dell'Istituto Tecnico Majorana di Grugliasco con il Primo Circolo di Rivoli, il progetto "un computer per ogni studente" aveva inizialmente coinvolto 5 classi di scuola primaria (oltre a Rivoli: Pavone Canavese, Novi Ligure e Villarbasse) con il supporto tecnico degli studenti di una classe di informatica dell'ITIS Majorana.

Con questo nuovo progetto si realizzeranno ulteriori 25 classi piemontesi di one-to-one computing
garantendo, agli studenti, l'utilizzo quotidiano in tutte le materie di studio dei computer in classe e la disponibilità del netbook sia a scuola che a casa. Per un funzionamento sicuro ed affidabile, senza bisogno di manutenzione, la configurazione dei computer sarà affidata alle scuole dell'Associazione Dschola che supportano, da anni, le scuole Piemontesi nella gestione ottimale delle dotazioni tecnologiche.

Siete invitati alla giornata di studio e presentazione del progetto:

lunedì 18 aprile 2011 ore 9.45
Auditorium ITIS Pininfarina - Moncalieri

Per informazioni:
www.piemonte.istruzione.it/normativa/2011/042011/allegati/CR136.zip
www.lastampa.it/unpcperognistudente
http://share.dschola.it/olpc/jumpc.aspx

1.4.11

Da rifare!!



Un flashmob semplice ma efficacissimo! Il tema è quello del riciclaggio della plastica...
Sarebbe bello riproporlo con un'intera scuola, per strada o in un supermercato...

Google fa pesci d'aprile